L’uomo che non voleva morire, di Silvio Ciappi

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Uscita Gennaio 2017

SILVIO CIAPPI

L’UOMO CHE NON VOLEVA MORIRE

Storia di un pescatore di anime

(dal Vangelo di Marco)

Non solo Gerusalemme e la Galilea, ma anche l’Italia e i terzi mondi dimenticati. Una lettura dell’ultimo enigmatico capitolo del Vangelo di Marco fatta con piedi che si mettono in viaggio.

C’è un Vangelo che riesce a descrivere meglio degli altri luoghi e persone, pur nell’essenzialità del linguaggio adoperato, ed è quello di Marco. L’evangelista non ha solo narrato: ha visto e udito. Egli era lì e lo attesta. Compare solo ed unicamente nel suo Vangelo, nella figura enigmatica di un ragazzino che scruta e segue Gesù, quel giovane rabbì di Galilea. L’autore, noto criminologo, ha quindi iniziato a riflettere sul capitolo finale della narrazione di Marco, alla scoperta dell’umanità di Gesù. Lo fa raccogliendo le immagini più vivide che gli provengono dalle tante Nazareth sparse per il mondo – Johannesburg, Vitoria in Brasile, Hebron in Israele, Puerto Nariño in Colombia, Fatehpur Sikri in India o Soweto in Sudafrica. In questo viaggio nel viaggio emerge la storia del giovane uomo Gesù, di un pescatore di uomini della Galilea, di un uomo che scopre che l’esistenza delle cose non significa visibilità delle stesse, che l’assenza, il silenzio possono rendere un dio come una persona altrettanto veri. Per giungere a comprendere a un certo punto del viaggio che il nostro interlocutore segreto, colui che vive nell’Ombra, un giorno qualunque davanti a un sepolcro vuoto potrà sorprenderci e indicarci la strada.

silvio-ciappiweb1Silvio Ciappi, criminologo e psicoterapeuta, ha viaggiato molto e vissuto in paesi diversi, tra cui Colombia, Stati Uniti, Brasile e ora, da qualche tempo, più assiduamente, l’Italia. Comprendere la vita, il complesso intersecarsi dei bisogni degli uomini e le loro questioni irrisolte, continua a rappresentare una delle sue più significative attività. Per il suo lavoro, si è incontrato con persone e situazioni ‘oltre il margine’ che gli hanno fatto capire un po’ di più il grande valore del sacro e della spiritualità che ha approfondito con lo studio delle lingue antiche e di parte della sconfinata letteratura intorno all’esperienza religiosa del cristianesimo primitivo. Ha insegnato criminologia e materie socio-psicologiche all’Università di Verona, Roma, Pisa, Messina, all’Istituto Progetto Uomo della Pontificia Università Salesiana, e ha tenuto corsi e seminari presso istituzioni e atenei italiani e internazionali, tra cui la Bryn Mawr University di Philadelphia, la Istanbul Universitesi, la Universidad Javeriana di Bogotà e la Simon Fraser University di Vancouver. Saggista e narratore, è consulente di varie istituzioni nazionali (come l’Istituto Don Calabria) e internazionali in tema di prevenzione della violenza. Ha effettuato missioni in Nigeria, Brasile, Colombia, Perù, Bolivia, Algeria, Kirgyzstan, e molti altri paesi. Tra i saggi: Periferie dell’impero (2002 con articoli di Stiglitz, Bauman, Zanotelli, Gallino), Il vuoto dietro (2010), Anime Nude (2011), Psicopatologia narrativa (2013), Ritratto di una mente assassina (2015). Tra le opere di narrativa: Il missionario (2009), L’uomo dei lupi (2012), Coca Travel (2016).

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Hans-Peter Dürr - Autore preferito - Autore del libro "Anche la scienza parla solo per metafore", gabrielli editori verona